IL PAPPAGALLO PARLA TROPPO E LA MOGLIE SCOPRE L’INFEDELTA’ DEL MARITO

15310242_10209889031734923_581677501_nGli animali considerati domestici sono davvero una fortuna per le famiglie che ne godono la compagnia, quasi degli amici in più su cui contare. Andare a spiegare questo concetto ad un uomo del Kuwait possessore di un pappagallo “spifferone” però non è un compito facile. Il curioso episodio ha coinvolto una coppia di coniugi, smascherando un tradimento ad opera del marito con una cameriera. Il protagonista assoluto della vicenda è proprio il pappagallo della coppia, il quale ripeteva frasi d’amore che la donna non aveva mai sentito pronunciare da suo marito. La donna, già da tempo insospettita verso il marito, ha scoperto una relazione dell’uomo con la cameriera. La donna si è rivolta alle autorità per denunciare il marito (secondo le leggi del Kuwait infatti, l’infedeltà coniugale è punibile con la reclusione). Ancora il pappagallo protagonista nella vicenda, “ascoltato” dalla polizia come teste, la quale ha ritenuto inattendibili le deposizioni in quanto il volatile avrebbe potuto udire quelle frasi in qualsiasi altro modo come ascoltandole in radio o in televisione. Il marito è stato sollevato dalle accuse, ma la relazione tra i due coniugi, a quanto pare, è condannata.

Cellulite: a cosa è dovuta?

36973233-primo-piano-di-donna-glutei-con-cellulite-e-lente-di-ingrandimento-su-sfondo-blu-archivio-fotograficoTra i fattori che causano la cellulite sicuramente abbiamo quattro fattori principali che non sono ‘modificabili’ come la predisposizione genetica, l’alimentazione, l’equilibrio ormonale e lo stile di vita.

Per fortuna però ci sono altri fattori quindi possiamo fare attenzione ad ulteriori cose per non accentuare la cellullite.

E’ risaputo che i raggi del sole, ad esempio, mirano ad indebolire le cellule del tessuto connettivo della cute. Perciò è buona norma limitare le ore di esposizione al sole, soprattutto nelle ore centrali della giornata, e utilizzare sempre delle creme protettive valide.

Lo stress, che ci accompagna nella vita di tutti i giorni, produce all’interno del nostro organismo un ormone chiamato cortisolo, capace di fissare il grasso nelle cosce e nel glutei. Attenzione però, un livello di stress elevato incrementa lo stoccaggio di massa grassa molto più del normale e agisce direttamente sulla cellulite mettendone in risalto la visibilità.

Anche le allergie influiscono su questo tipo di inestetismo. Quando nel nostro corpo si verifica una situazione di intolleranza vengono rilasciate le istamine che favoriscono la ritenzione dei liquidi e quindi la formazione di cellulite.

Il fumo invece è completamente da evitare dato che anche le sigarette elettroniche contengono una piccola quantità di nicotina. Il tutto rende la pelle secca, non tonica e provoca inoltre ritenzione idrica e quindi conseguente cellulite più accentuata.

Infine anche indossare pantaloni troppo aderenti ostacola il flusso del sangue e impedisce all’acqua di drenare, ciò accentua con maggior visibilità la cellulite.

Donna muore di meningite

index“La vaccinazione per tutti è l’unico modo per correre più veloce della meningite” ci ricorda la responsabile del centro di Immunologia pediatrica dell’Ospedale Meyer di Firenze, Chiara Azzarri. Qui, una donna è morta di meningite.

La donna di 45 anni è arrivata in condizioni estramamente gravi nel pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova ed è deceduta poche ore dopo.

Gli accertamenti svolti dal laboratorio di immunologia della Aou Meyer di Firenze hanno confermato la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo C.

Immediatamente, è stata effettuata l’indagine epidemiologica con il fine di indentificare i contatti stretti da sottoporre a profilassi. La donna viveva a Firenze e con un semplice controllo sul data base dell’azienda sanitaria pare non si sia vaccinata contro il meningococco C.

Purtroppo il problema pare essere più grave, i casi di malattia causati dal meningococco sono sottostimati, infatti la responsabile del centro di Immunologia pediatrica dell’Ospedale Meyer di Firenze ha aggiunto: “Devono essere diffusi sistemi di diagnosi basati su analisi molecolari. In Toscana, questa tecnica ha permesso di identificare due terzi dei casi che altrimenti non sarebbero stati individuati”.

Apple alla carica: si lavora su nuovi occhiali per la realtà aumentata

appleApple da sempre all’avanguardia sull’Hi-Tech, da indiscrezioni fornite dall’agenzia Bloomberg, starebbe lavorando a Cupertino ad un nuovo prodotto della casa della mela, che andrebbero ad inserirsi nel mercato dei device per la realtà aumentata. Dopo il flop clamoroso di Google attraverso i Google Glasses, Apple si starebbe lanciando nel mondo della realtà aumentata attraverso lo sviluppo degli “Apple Digital Glasses” che avrebbero delle opzioni innovative e soprattutto li renderebbe utilizzabili con vari dispositivi compatibili con cui interfacciarsi, e quindi essere connessi con più oggetti indossabili grazie ad uno sviluppo notevole anche nell’hardware. La realtà virtuale è il campo del futuro, e la Apple sembrerebbe fortemente interessata ad inserirsi in questo percato e ampliare la gamma di oggetti indossabili e connessi tra loro sotto il marchio Apple. Già nel 2013 Apple ha iniziato a investire nel campo della realtà aumentata attraverso l’assorbimento della “PrimeSense”, una società del settore dei videogiochi e nello specifico, del sistema di gioco Kinect di Microsoft. Nei due anni successivi Apple ha acquisito il controllo di altre due società specializzate nella realtà virtuale: Metaio (2014) e Flyby Media (2015). Ad oggi non c’è stato nessun accesso alla realtà virtuale, ma secondo Tim Cook, amministratore delegato Apple, l’uso della realtà aumentata è possibile e soprattutto il nuovo passo da intraprendere visto il successo planetario della applicazione “Pokèmon Go”, tuttavia, non ci sono attualmente secondo Cook ancora le possibilità di un’esperienza totalmente immersiva.

La “giovane Italia” è povera: i figli sono più poveri dei genitori

crisiL’istituto statistico dell’UE ha stilato una classifica che contempla i giovani tra i 18 e i 34 anni con dati allarmanti per l’Italia.

Sette giovani su dieci in Italia vivono a casa con i genitori con una media del 67,3 & rispetto alla media europea (47,9 %), peggio dei giovani italiani solo in Slovacchia e Malta.

Una tendenza questa che ha confermato la sofferenza dei giovani a causa delle difficoltà nel mercato del lavoro, che stando ai dati ISTAT, l’occupazione delle fasce di età dai 25 anni ai 34 anni e dai 35 anni ai 49 anni è calata rispettivamente di 74 mila e 164 mila occupati per fascia d’età.

Questo disagio porta ad un drastico aumento della povertà, infatti secondo un recente rapporto della Caritas, tra i poveri in totale, il 46,6% ha meno di 34 anni, ossia 2,1 milioni di persone di cui 1,1 milioni di minori, un vero disastro.
Il trend negativo è cominciato prima della crisi economica, e a risentirne è stato il 97% delle famiglie.

 

Nek si racconta

nekFillippo Neviani, in arte Nek, 6 dischi di platino, più di 10 milioni di dischi venduti nel mondo nei suoi 25 anni di carriera.

Racconta di suo padre venuto a mancare nel 2012, a cui era molto legato. Il poter condividere il suo dolore attraverso le sue canzoni l’ha sicuramente aiutato tanto e la fede gli ha permesso di non toccare il fondo.

“E’ la mia casa in campagna, quella che piaceva anche a mio padre. Tutto quello che di buono abbiamo lasciato e tutto quello che di bello immaginiamo” questo dice Filippo parlando del Paradiso.

La sua immensa fede e ciò che sta trasmettendo, con sua moglie Patrizia, a sua figlia, ammette però di essere arrivato a questo punto grazie ad un lungo percorso.

“Avevo un’idea troppo alta di me stesso” confessa, “Si cade e ci si rialza, l’importante è farlo!”.

L’emozione di essere padre, per lui, è qualcosa di indescrivibile, a volte racconta di ritrovarsi a guardare sua figlia Beatrice e di provare quel qualcosa che non riesce a descrivere.

La sua prossima e nuova esperienza sarà il 21 Maggio 2017 all’Arena di Verona, qualcosa che spera di poter ripetere con una certa continuità.